Descrizione
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Sony A7RV è finalmente realtà. Nelle ultime settimane i rumors sono stati ogni giorno più insistenti e credibili, raccontando, almeno in parte, la verità sulla nuova ammiraglia appena presentata da Sony. Ma ora che è stato svelato tutto ufficialmente e che abbiamo potuto toccare con mano la A7RV, possiamo dire con certezza che è stato fatto un ottimo lavoro dagli ingegneri Sony per migliorare una fotocamera eccezionale come Sony A7RIV. In questa anteprima vi racconto il frutto maturato in circa due anni e mezzo di lavoro.
La nuova generazione di Sony R, che non andrà a sostituire 7RIII e 7RIV a listino ma le affiancherà, si presenta unendo sotto un unico tetto il miglior sensore e il miglior processore dell’intera gamma, affiancati da una nuova unità di Intelligenza Artificiale. Per entrare nei dettagli sto parlando dello stesso sensore da 61 milioni di pixel effettivi che avevamo apprezzato su A7RIV e il più recente processore Bionz XR. Questa accoppiata assicura risultati eccezionali in termini di risoluzione anche alle più alte sensibilità ISO, con una gamma dinamica che raggiunge i 15 stop.
Il processore inoltre è in grado di fornire una riproduzione del colore davvero naturale sia in contesti outdoor che nei ritratti, offrendo quindi un accurata resa dell’incarnato anche quando il soggetto indossi occhiali o ad esempio una mascherina.
Sony A7RV: l’intelligenza artificiale al centro di tutto
Tutto ciò è reso possibile anche dal lavoro svolto sull’unità AI presente a bordo di Sony A7RV, che ci porta al vero passo nel futuro che l’azienda ha fatto con l’annuncio di questa nuova mirrorless: il modulo autofocus di nuovo generazione. Grazie, infatti, ad un nuovo sistema di riconoscimento delle scene A7RV non solo è in grado di agganciare volti umani, animali, veicoli, ma anche insetti e soprattutto arriva un accurato sistema di riconoscimento del corpo umano. Ed è davvero preciso, ho potuto testarlo con mano, grazie a 18 punti distribuiti sul corpo che individuano gomiti, ginocchia e altri elementi distintivi.
Il sistema AF di Sony A7RV non è però solo intelligenza artificiale, ma anche un modulo a rilevazione di fase migliorato che può contare su 693 punti di messa a fuoco (su A7RIV erano 567), distribuiti meglio in altezza e che vanno a coprire quasi l’intera superficie del sensore. Se si utilizza la funzione di crop al formato APS-C allora si che la superficie sarà interamente coperta, perché i punti rimango gli stessi del formato pieno.
In tutto ciò, mentre l’AF lavora al riconoscimento della scena il motore di A7RV permette anche di scattare raffiche fino a 10 fotogrammi al secondo con AF/AE tracking attivo. Grazie al processore di ultima generazione Bionz XR la cadenza di scatto resta la stessa ma vengono migliorate di molto le prestazioni del buffer. Parliamo di circa 88 immagini non compresse RAW+JPEG, 184 immagini compresse RAW+JPEG e 1000 e più scatti utilizzando solo il formato JPEG.
Ultima, ma non per importanza, anche la modalità Pixel Multi Shift basata sul nuovo sistema di stabilizzazione a 5 assi (fino a 8 stop di guadagno) è stata aggiornata. Grazie all’intelligenza artificiale e la nuova versione del software Imaging Edge Desktop sarà possibile sfrutta la funzione che porta la risoluzione totale a 240,8MP anche in esterno in una situazione non più quindi controllabile al 100%. Se prima, infatti, potevamo scattare sfruttando le quattro immagini combinate insieme solo scattando su treppiedi e con un soggetto immobile quanto la fotocamera, ora invece durante è sufficiente avere sola la fotocamera fissa. Il processo di sovrapposizione dei frame via software è infatti in grado di capire se alcuni elementi vadano eliminati per fornire un risultato finale privo di sbavature. Mi spiego meglio con un esempio: siamo all’aperto e stiamo fotografando un panorama con alberi e fogliame ben in vista che anche un semplice alito di vento fa muovere e che nei quattro scatti risulterebbero non perfettamente allineate. Prima avremmo avuto un risultato con delle sbavature, adesso, invece, verrà pulita la porzione di fotogramma interessata e otterremo quindi un file perfetto da oltre 240 milioni di pixel. Un nuovo modo di fare paesaggistica.
A proposito di amanti della fotografia outdoor, magari wildlife, Sony A7RV porta anche un’altra novità interessante. Questa volta niente intelligenza artificiale ma solo intelligenza di progettazione. Integrato sul nuovo modello di casa Sony c’è infatti un formato “Lossless”, che è in grado di fornire file RAW compressi, JPEG o HEIF che passano da 60MP a 26MP (no crop) e al tempo stesso c’è anche la possibilità di passare dal formato pieno a quello APS-C in un attimo premendo il tasto AEL sul corpo macchina.
Sony A7RV è nata per la fotografia, ma è sicuramente adatta anche al video. Non potevano infatti non esserci anche aggiornamenti da questo punto do vista sulla nuova Sony A7RV. Arriva infatti la possibilità di sfruttare il sensore da 61MP per registrare in 8K a 24/25p, in 4K da oversampling 6.2K senza binning, codec MPEH-H HEVC/H.265, la registrazione all intra, quella 4:2:2 10 bit per un’eccezionale qualità e flessibilità in fase di editing.
Sony A7RV: il corpo macchina
Parlando invece di corpo macchina ci troviamo davanti ad una fotocamera molto simile alla precedente versione della serie R, con l’aggiunta di una nuova struttura multi-angle a 4 assi per orientare il display LCD. Il mirino elettronico ha una risoluzione da 9,44 milioni di punti e sul fianco destro il doppio slot per schede di memoria accetta le tradizionali schede SD e le CFexpress Type A. Viste le potenzialità di questa fotocamera mirrorless non poteva mancare un sistema di dissipazione del calore, un corpo in lega di magnesio resistente agli agenti atmosferici e connettività che comprendono Wi-Fi, USB-C e ovviamente bluetooth.